Il caldo estivo

Non è la prima volta che scrivo, è un passatempo divertente che non ho mai coltivato a dovere. Non so se a qualcuno piacerà, ma tentar non nuoce.
Buona lettura.



Il caldo mi attanaglia la gola. Sono in un vicolo pieno di porte decorate da centinaia di vasi e piccole piante. Non capisco che ora del giorno sia, ho solo un caldo terribile.

Inizio a camminare e arrivo alla fine del vicolo: mi ritrovo al lato di un'enorme scalinata. Mi ricorda qualche luogo già visitato, forse Trinità dei Monti. Il posto è frequentato qua e la da gruppetti di persone che passeggiano o che sostano sugli scalini, sono per lo più giovani.

Ho sete e cerco dell'acqua. Mi sembra di essere in un sogno. Trovo una fontanella alla mia destra e inizio a bere. L'acqua è fresca ma peggiora la mia condizione: sento sempre più caldo.
Il problema non è solo il calore. Ho un impulso irrefrenabile, ho bisogno di fare sesso con qualcuno.

Non capisco davvero cosa mi succeda, non sono una persona che non riesce a tenere a bada i suoi impulsi. La mia testa continua a vagare in un mare di pensieri: cosa direbbero queste persone se iniziassi a spogliarmi? Se tirassi fuori il cazzo e iniziassi a farmi una sega?

Sono in confusione. Se avessi una sedia probabilmente mi spoglierei e inizierei a segarmi di fronte a tutti.
Il mio sguardo cade proprio su una sedia di legno, al centro della piazza. Ho un'erezione potente e sento che inizio a grondare di sudore.

Mi avvicino e posiziono la sedia in modo da avere la scalinata di fronte, come se fosse un palco.
Forse è un sogno, rischiamo.
Mi tolgo i pantaloncini e sento i primi sguardi addosso. Il caldo aumenta e il cazzo non mi sta più negli slip. Mi tolgo la maglia e mi accorgo che sono in un bagno di sudore. Più tolgo vestiti e più mi sento meglio.

Ho troppa voglia: mi tolgo gli slip e mi siedo. Tutti mi guardano, non capisco se per piacere o perché siano scandalizzati. In mezzo alle gambe non ho più un cazzo ma un razzo enorme, pronto ad esplodere. Sono super eccitato.

Mentre continuo a sudare inizio a segarmi. Un atto di sfida verso tutti quegli occhi di donne e uomini che assistono ad una scena del genere: un ragazzo in mezzo ad una piazza con il cazzo in mano che si masturba sempre più forte.

Sento che sto per venire, ci vuole poco. Vorrei appagare tutti quegli sguardi con la mia sborra. Sento il cazzo che esplode, i coglioni che spingono, sempre più forte...

Con un sobbalzo mi sveglio nel mio letto mentre dal mio cazzo, prigioniero degli slip, escono fiotti di sborra bollente. Solo adesso mi accorgo che sto spingendo ritmicamente sul materasso.

"Che casino del cazzo, che ho combinato"

Il sonno però è più forte di me. Ho solo la forza di chiudere la porta della mia camera, per evitare che qualcuno si svegli di mattina e mi becchi in queste condizioni: con gli slip totalmente bagnati e in un mare di sudore.